I cibi ultra processati fanno male

Lo dimostra uno studio spagnolo focalizzato sugli anziani

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Consumare cibi ultra-processati, ovvero alimenti che sono stati realizzati principalmente o interamente con sostanze derivate (con pochi o senza residui dell’alimento originale) mediante lavorazione e aggiunta di additivi, incrementa la possibilità d’insorgenza di malattie, specialmente negli anziani. L’ha dimostrato uno studio universitario condotto in Spagna su oltre mille persone con età superiore ai 60 anni. I professori hanno osservato come un elevato consumo di cibi ultra-processati (tra cui rientrano anche le bibite) era chiaramente associato a eventi di dislipidemia, ovvero una serie di alterazioni della quantità di grassi nel sangue, in particolare trigliceridi e colesterolo, che sono uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Nel 1990, il consumo di cibi di questo tipo in Spagna rappresentava l’11% dell’assunzione energetica giornaliera, ma da allora è quasi triplicato. E questo studio dimostra come l’attenzione all’alimentazione deve essere una priorità nelle politiche di salute di un Paese.