C’è grande aspettativa anche nel mondo agricolo nei confronti del Recovery Plan, il maxi piano d’investimenti europeo per rilanciare il vecchio continente dopo la brusca frenata a causa dell’emergenza sanitaria mondiale. Secondo Coldiretti, la gestione delle risorse idriche e l’agricoltura 4.0 potrebbero creare «fino a un milione di posti di lavoro nei prossimi dieci anni». Per Ettore Prandini, vertice nazionale dell’associazione agricola, la digitalizzazione dei lavori nei campi, progetti per un minor e più consapevole utilizzo delle acque in agricoltura, investimenti in bioenergie e nella lotta ai cambiamenti climatici con un programma di rimboschimento delle nostre città sono soltanto alcune delle opportunità che il Recovery Plan offre all’Italia. Tanti i progetti che sono stati elencati nel corso dell’assemblea annuale di Coldiretti, come la realizzazione (in collaborazione con grandi aziende come Anbi, Terna, Enel e Eni) di 6 mila invasi nelle aziende agricole, 4 mila grandi invasi consortili, 10 mila nuovi impianti irrigui a basso consumo (con un risparmio del 30% di acqua), ma anche piani per portare la banda larga nelle aziende agricole (con Tim) o dar vita a una filiera della biochimica verde. «Questo strumento è un’occasione imperdibile per superare lo storico squilibrio nella distribuzione dei fondi che ha sempre penalizzato gli agricoltori italiani», concludono da Coldiretti.
Opportunità lavorative
Recovery Plan per sbloccare investimenti