Buone notizie per i consumatori italiani. Come emerge dall’ultimo bollettino diffuso da Eurostat, l’Italia rientra tra gli undici stati europei in cui negli ultimi dieci anni è diminuito l’utilizzo di pesticidi in agricoltura. Tra il 2011 e il 2020, il calo più marcato è stato registrato nella Repubblica Ceca (-38%). Anche Portogallo, Danimarca, Romania, Belgio, Irlanda e Italia hanno registrato vendite inferiori di almeno il 20%. Al contrario, Austria (+61%) e Lettonia (+77%) hanno acquistato molti più prodotti di questo tipo.
Nel 2020, i volumi di vendita più elevati sono stati quelli relativi a “fungicidi e battericidi” (43% del totale), “erbicidi, essiccanti e antimuschio” (35%) e “insetticidi e acaricidi” (14%). I fungicidi inorganici (contenenti composti di rame, zolfo inorganico e altri fungicidi inorganici, molti dei quali ammessi nell’agricoltura biologica) rappresentavano poco più della metà (57%) dei “fungicidi e battericidi” venduti nell’Unione Europea.