Piccola rivoluzione nel mondo alimentare. È stato approvato dalle commissioni Lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato l’emendamento «made in Italy» al Dl Semplificazioni che dispone l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti. Attualmente in Italia l’obbligo di indicazione d’origine esiste solo per pelati e concentrati di pomodoro, latte e derivati, riso, grano della pasta e pollo. A livello Ue riguarda invece la carne bovina, il miele e le uova. L’etichettatura di origine obbligatoria degli alimenti è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione europea nel 2001 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare così un clima di fiducia. Attualmente l’etichettatura alimentare è disciplinata dal regolamento europeo 1169/2011. Ora cosa succede? L’Italia potrà derogare al regolamento Ue emanando singoli decreti che renderanno obbligatoria l’etichetta con la provenienza per quegli alimenti non compresi nella normativa comunitaria e dunque estenderla a succhi, conserve o marmellate, legumi in scatola o alla carne utilizzata per salami e prosciutti.
(fonte: Corriere.it)