Stop alla produzione di carne sintetica

Il Parlamento ha approvato la legge che ne vieta la vendita

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Il Parlamento ha approvato definitivamente il Disegno di legge che vieta la produzione e la vendita di carne coltivata, rendendo l’Italia il primo Paese europeo ad introdurre tale provvedimento. Il Ddl, già approvato lo scorso 19 luglio, ha visto la Camera dei Deputati esprimersi favorevolmente, con 159 voti a favore, 53 contrari e 34 astenuti, accogliendo così quanto presentato dal Ministro dell’Agricoltura. Il Ddl rinominato e approvato al Senato con il titolo “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati,” proibisce la produzione e la commercializzazione di prodotti alimentari e mangimi derivati da colture cellulari, nonché l’utilizzo del termine “carne” per prodotti alimentari a base di proteine vegetali, prevedendo, per eventuali violazioni del precetto, sanzioni da 10.000 fino 60.000 euro.

Le critiche e le obiezioni fatte al provvedimento provengono da diverse fonti. Molti esprimono preoccupazione per il freno ingiustificato a un settore che potrebbe contribuire alla riduzione dell’allevamento di tipo intensivo e alla creazione di nuove opportunità lavorative.

Altri, ritengono che la legge sia dannosa per l’innovazione, che limiti la libera scelta dei consumatori e che sia stata il frutto di una campagna di disinformazione coadiuvata dall’assenza di rappresentanti del settore durante le audizioni parlamentari.

L’opposizione italiana va in controtendenza rispetto ad altri Paesi europei che stanno investendo in ricerca e sviluppo della carne coltivata.