Più pascolo, più latte

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L’Università di Firenze ha condotto una ricerca su un gruppo di vacche in asciutta con libero accesso al pascolo per valutarne gli effetti sulla salute, sul comportamento e sulla produzione di latte. Lo studio ha preso in considerazione 78 vacche frisone, suddivise in due gruppi: uno con la possibilità di accedere liberamente al pascolo, l’altro in condizioni di stabulazione permanente. Il loro comportamento è stato monitorato con sensori applicati sul collo e, mensilmente, le vacche erano esaminate per valutarne la presenza di zoppia, di lesioni al garretto e di pulizia; sono state monitorate anche in termini di produzione e composizione del latte. La ricerca ha evidenziato che, prima del parto, le vacche con accesso libero trascorrevano più tempo ad alimentarsi rispetto all’altro gruppo e questa differenza tendeva a persistere anche diverse settimane dopo le nascite. Inoltre, la mandria che ha potuto accedere al pascolo, durante il periodo di asciutta, ha prodotto più latte soprattutto durante l’estate. Una dimostrazione di come fornire libero accesso al pascolo possa influenzare positivamente le performance dei bovini da latte, rappresentando una pratica auspicabile nei sistemi di produzione lattiero-casearia.