Sono ben 75 i soggetti coinvolti, a vario titolo, nella maxi-truffa dei pascoli fantasma che la Procura de L’Aquila ha scoperto attraverso un’articolata indagine che ha riguardato diverse regioni italiane (Abruzzo, Puglia, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio e Campania). Secondo gli inquirenti, il giro d’affari illecito sarebbe stato di circa 5 milioni di euro di fondi pubblici per pascoli inesistenti. Per perpetrare la truffa, gli indagati hanno creato nuove e fittizie imprese agricole, intrecciandosi con cooperative agricole e associazioni temporanee di impresa. Queste ultime avevano il compito di acquisire terreni la cui concessione ad uso civico era stata revocata dai Comuni.