Trasformare il 30% dei territori dell’Unione in aree naturali protette, ridurre l’uso dei pesticidi e destinare almeno il 10% del bilancio europeo per la tutela della biodiversità. Sono questi gli obiettivi che il Parlamento Europeo si è dato,in vista della Conferenza delle Nazioni Unite proprio sul tema della biodiversità, che si terrà a ottobre in Cina. Un incontro che dovrebbe servire ad arrestare l’attuale tendenza alla perdita globale di differenze ambientali, e che potrebbe portare ad un accordo su obiettivi vincolanti con scadenze ben precise, chiari indicatori di prestazione e meccanismi di controlli sulla base di norme comuni.
L’Ue nella sua proposta chiederà di ripristinare almeno il 30 % degli ecosistemi danneggiati integrando maggiormente la biodiversità in tutte le politiche e istituendo un obiettivo di spesa chiaro a lungo termine.
«I punti cruciali includono una migliore protezione degli ecosistemi, la riduzione dell’uso di pesticidi in Europa e la sostenibilità del settore agricolo e della pesca. Il 2020 sarà un anno fondamentale per la biodiversità», afferma il presidente della commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare Pascal Canfin.