Con la firma di un nuovo accordo UE-USA, il Consiglio Europeo dell’Agricoltura (Agrifish) ha deciso di risolvere l’annosa controversia sulle importazioni di carni americane di alta qualità nell’Unione. L’accordo “sarà firmato a Bruxelles il prima possibile”- riferisce una nota del Consiglio Agrifish.

In sintesi, l’Unione Europea assegna agli Stati Uniti una quota di importazioni pari a 35.000 tonnellate (sul totale di 45.000) alla carne bovina derivante da animali non trattati con ormoni promotori della crescita e da fornitori qualificati. Secondo le regole dell’ Organizzazione mondiale del commercio (OMC- WTO) la quota doveva essere messa a disposizione anche di fornitori non statunitensi. Con il nuovo accordo- che continuerà a riguardare solo i prodotti conformi alle norme UE in materia di sicurezza alimentare- la quota viene assegnata solo agli Stati Uniti. I prodotti saranno introdotti gradualmente lungo un periodo di 7 anni.

Una controversia commerciale che risale al 1989- Il nuovo accordo supererà le misure imposte dall’UE, nel 1989, alle esportazioni statunitensi di carne contenenti ormoni della crescita. L’assegnazione agli USA di una quota di carni bovine di alta qualità era già prevista – sia pure in forma provvisoria- nel Memorandum of Understanding (MoU) siglato nel 2009 e aggiornato nel 2014, che prevedeva una corrispondente riduzione dei dazi applicati dagli Stati Uniti sui prodotti dell’UE.