È stato pubblicato il decreto “Parco Agrisolare” che stabilisce le modalità di concessione del contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Circa un miliardo di euro stanziato e diverse novità introdotte, tra cui l’aumento della soglia massima di potenza fino a 1 MW di fotovoltaico installabile, la parziale rimozione del vincolo di autoconsumo ed il raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e di ricarica per veicoli elettrici. Gli interventi ammissibili riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale. Per le aziende agricole, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è di soddisfare il proprio autoconsumo: questo obiettivo si ritiene soddisfatto se la capacità produttiva annua dell’impianto o degli impianti non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo, ovvero di autoconsumo condiviso, annuale. In aggiunta, possono essere eseguiti uno o più interventi che prevedono rimozione e smaltimento dell’amianto, realizzazione dell’isolamento termico dei tetti o di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria). Tutti gli interventi devono essere completati entro il 30 giugno 2026.
Agrisolare, ecco gli interventi ammessi
Pubblicato il decreto che specifica come ottenere i contributi