Aumenta il prezzo della terra, ma il suo valore reale diminuisce: effetto dell’inflazione e della siccità.
Questo è quanto emerso nell’ultimo consiglio direttivo di Confagricoltura Cuneo che ha visto la partecipazione del sindacato provinciale dei proprietari con beni rustici in affitto, durante il quale è stato fatto il punto sul mercato fondiario e sono state confermate le tendenze in atto da qualche anno.
Secondo gli ultimi dati, la superficie agricola utilizzabile in affitto rappresenta il 50% a livello nazionale, dato inferiore alla media piemontese, dove si sfiora il 60% con una media aziendale di 18 ettari.
«Il prezzo della terra ha segnato un lieve aumento (+1,5%), ma la forte inflazione con aumento generalizzato dei prezzi riduce il valore reale del patrimonio fondiario. Inoltre, a causa del cambiamento climatico e dell’emergenza siccità, dobbiamo segnalare una diminuzione dei canoni di affitto nelle aree non irrigue. Come già evidenziato lo scorso anno, diminuisce anche la durata dei contratti di affitto», ha spiegato Ilaria Moschetti, presidente del sindacato di Proprietà Fondiaria.
Il direttivo è proseguito con l’intervento dell’esperta Raffaella Giuliano che ha approfondito la normativa relativa ai terreni e fabbricati agricoli, con un focus sui diritti di prelazione agraria e sulle responsabilità ambientali della proprietà.