Il “Registro delle Associazioni Nazionali delle Città di Identità” rappresenta una novità nel panorama agricolo italiano poiché punta a coniugare la valorizzazione delle eccellenze locali con una visione strategica.
Introdotto nell’ambito della legge Made in Italy, questo strumento non si limita a riconoscere l’importanza delle produzioni agricole di qualità, ma intende anche rafforzare il legame tra tradizione, cultura e sviluppo sostenibile. Il decreto stabilisce criteri rigorosi per l’iscrizione al Registro, garantendo che solo i Comuni con caratteristiche distintive possano ottenere la denominazione di “Città di Identità”. Questo riconoscimento offre alle amministrazioni locali e agli operatori agricoli un’opportunità unica per promuovere il territorio (la denominazione diventa un marchio di qualità per il Comune, che può essere utilizzato per attrarre turismo enogastronomico e culturale), accedere a risorse strategiche (i Comuni iscritti potranno partecipare a bandi e progetti nazionali o europei dedicati allo sviluppo rurale e alla promozione delle eccellenze) e valorizzare le produzioni locali.
La denominazione di “Città di Identità” richiede il rispetto di standard elevati, tra cui la produzione certificata di prodotti DOP, IGP o biologici, una tradizione consolidata (l’attività agricola deve essere radicata nel territorio da almeno 50 anni) e sostenibilità e innovazione.