A sostenere l’agricoltura, cuore pulsante dell’economia regionale, ci sono le istituzioni. Agevolazioni e finanziamenti per il settore primario, chiamato a raccogliere le nuove sfide della competitività internazionale, della crescita sostenibile e dello sviluppo delle comunità rurali. Gli stessi obiettivi che si pone il FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale), una “cassaforte” per sostenere una politica comune per lo sviluppo dell’agricoltura europea.
È proprio dall’Europa, infatti, che proviene la maggior parte delle risorse (circa il 43%) messe a disposizione delle aziende agricole piemontesi con il PSR (Piano di Sviluppo Rurale), che proprio in questi giorni si rinnova con l’apertura di nuovi bandi per giovani imprenditori agricoli. Con Paolo Demarchi, consigliere regionale, membro della Commissione Agricoltura, analizziamo più nel dettaglio i provvedimenti.
Il Psr 2014-2020 avrebbe dovuto concludersi l’anno scorso. Perché, invece, oggi sono stati aperti nuovi bandi?
«Sì esatto, il piano avrebbe dovuto concludersi l’anno scorso, ma l’emergenza sanitaria ha rallentato tutti i processi, sia per le imprese che stavano investendo e sia per la Pubblica Amministrazione che doveva esaminare le domande. Per questo, a dicembre scorso, l’Unione Europea ha deciso di prolungare il periodo di attuazione del piano di altri due anni (2021-2022), utilizzando le precedenti regole, ma stanziando nuove risorse.»
Ci può ricordare che cos’è il Psr e qual è il suo obiettivo?
«Il PSR, Piano di Sviluppo Rurale, racchiude una serie di misure a livello regionale che vanno a finanziare progetti di sviluppo delle imprese piemontesi; è uno strumento importantissimo e strategico per l’economia di una Regione. I macro-obiettivi sono lo stimolo della competitività del settore, la gestione sostenibile delle risorse naturali e il sostegno a uno sviluppo equilibrato delle economie e comunità rurali. Questo si traduce in 6 priorità d’azione: formazione e innovazione, competitività e reddito, filiera agroalimentare e gestione del rischio, ecosistemi, uso efficiente di risorse e cambiamenti climatici, sviluppo delle zone rurali»
Quali sono i settori (le misure) più significative?
Sono sicuramente gli impegni agroambientali (misure 10-11), le misure strutturali (misure 4) e i ricambi generazionali (misure 6).
Qual è complessivamente la dotazione finanziaria del Psr?
«La dotazione finanziaria del Psr è di oltre un miliardo».
Quale, invece, la quota per i giovani agricoltori?
«La quota giovani nelle diverse aperture dei bandi ha superato i 100 milioni di euro. Adesso ne è appena stato aperto uno con una disponibilità di 44 milioni. Il settore agricolo piemontese è fortemente caratterizzato da un’età media elevata: i conduttori con meno di 35 anni sono solamente il 6,6% del totale».
Un focus sul biologico.
«È previsto un bando – misura 11- dove viene finanziato attraverso una misura agroambientale di durata quinquennale il metodo di conversione e mantenimento (euro/ettaro)».