Una nuova opportunità per le imprese europee, un accordo che – secondo le stime – consentirà di risparmiare almeno 4 miliardi di dazi all’anno, un’intesa che contribuirà ad aumentare le esportazioni, dalle automobili ai macchinari, dai prodotti chimici a quelli farmaceutici, dal vino ai formaggi. L’accordo siglato tra Unione europea e Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) eliminerà la maggior parte delle tariffe sulle esportazioni, rendendo le imprese europee più competitive nel Sud America: complessivamente riguarderà 780 milioni di persone e consoliderà le strette relazioni politiche ed economiche, rappresentando un chiaro impegno da parte di entrambi i Paesi in materia di commercio internazionale.
I dazi in questione riguardano automobili (tariffe del 35%), parti di automobili (14-18%), macchinari (14-20%), prodotti chimici (fino al 18%), prodotti farmaceutici (fino al 14%), abbigliamento e calzature (35%) o tessuti a maglia (26%). Il settore agroalimentare dell’UE beneficerà del taglio delle attuali tariffe elevate del Mercosur su prodotti UE di esportazione come cioccolatini e dolciumi (20%), vini (27%), bevande spiritose (dal 20 al 35%) e bevande analcoliche (dal 20 al 35%). L’accordo permetterà inoltre l’accesso in esenzione da dazi, ma soggetto a contingenti di prodotti lattiero-caseari (che hanno attualmente tariffe del 28%), in particolare per i formaggi.
Pur offrendo significativi vantaggi economici, l’accordo promuove anche standard elevati. L’UE e il Mercosur si impegnano ad attuare in modo efficace l’Accordo sul clima di Parigi. Un capitolo dedicato allo sviluppo sostenibile riguarderà temi come la gestione sostenibile e la conservazione delle foreste, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la promozione di una condotta aziendale responsabile.
«L’accordo avvicina l’Europa e il Sud America in uno spirito di cooperazione e di apertura- dice il Commissario europeo per il Commercio -. Una volta perfezionata l’intesa, si creerà un mercato di 780 milioni di persone offrendo enormi opportunità alle imprese e ai lavoratori dell’UE in Paesi con i quali abbiamo forti legami storici e i cui mercati sono stati relativamente chiusi fino ad ora. L’accordo farà risparmiare alle imprese europee oltre 4 miliardi di euro di dazi – quattro volte di più del nostro accordo con il Giappone – dando loro un vantaggio contro concorrenti provenienti da altre parti del mondo. L’accordo fissa anche standard elevati e stabilisce un preciso quadro per affrontare congiuntamente questioni come l’ambiente ed i diritti dei lavoratori, oltre a rafforzare gli impegni di sviluppo sostenibile che abbiamo già assunto, ad esempio ai sensi dell’accordo di Parigi».