Non tutti vedono di buon occhio l’accordo con il Giappone. Secondo Coldiretti, ad esempio, il JEFTA “peggiora le condizioni fissate nell’accordo di libero scambio con il Canada (Ceta)”. Infatti, non è stata prevista la ratifica dei parlamenti nazionali per un accordo che prevede la protezione di 18 indicazioni geografiche italiane agroalimentari sul totale di 293 (appena il 6%) e 28 vini e alcolici sul totale delle 523 denominazioni di origine e indicazioni geografiche riconosciute in Italia (5%). Peraltro anche se per Grana Padano, Pecorino Romano e Toscano, Provolone Valpadana, Mozzarella di bufala campana e Mortadella Bologna viene garantita la protezione del nome complessivo, potranno essere utilizzati comunque i singoli termini (Grana, Romano, Bologna) e si potrà produrre e vendere Asiago e Fontina non italiani per i prossimi sette anni. «Tra questi prodotti rientra il Gorgonzola, di cui il Piemonte, nell’ultimo anno, ha prodotto 40 mila tonnellate ovvero circa il 50% della produzione nazionale – sottolineano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –. Continuiamo quindi le nostre battaglie a favore della trasparenza per tutelare l’eccellente patrimonio enogastronomico piemontese che annovera 14 Dop, 9 Igp, 18 Docg e 42 Doc».