Il benessere animale conviene

Ritratti - La profonda trasformazione della cascina della famiglia Comino di Rocca de’ Baldi

1941

L’innovativa gestione dell’allevamento di Lembo Farm

ROCCA DE’ BALDI

La fortuna dell’azienda agricola “Lembo Farm” di Rocca de’ Baldi è aver capito prima di altre che il benessere animale viene prima di tutto e da quando le nuove generazioni sono arrivate al timone il cambio di passo è stato evidente. Loro sono Mauro Comino (che s’interessa di sanità, genetica, riproduzione, gestione e organizzazione del lavoro), Ilaria (che si occupa dell’ufficio e ha a che fare con burocrazia, contabilità, pagamenti e registrazioni) e Luciano (che cura l’alimentazione degli animali, la produzione e la conservazione dei foraggi).

LE RADICI

Nonno Gerolamo Comino (classe 1892), insieme a nonna Agnese Bessone (nata nel 1904), negli anni ’40 fondò l’azienda a Castagnetta, frazione di Sant’Albano Stura, e nel giro di poco tempo nacquero Maria (‘44), Giuseppe (‘46), Rita (‘47), Pietro (‘49), Giacomo (‘51) e Agnese (‘54). Dopo il matrimonio delle figlie e con Giacomo impiegato alla Fiat di Torino, in cascina rimangono Giuseppe e Pietro. Nel 1977 il trasferimento a Rocca de’ Baldi: qui si costruiscono casa e stalla, dove trovavano alloggio un centinaio di vacche piemontesi. Proprio quell’anno il figlio più grande, Giuseppe, sposa Livia Brigante: nascono Annalisa (‘80), Mauro (‘82) e Luciano (‘86). Qualche anno dopo, nel 1985, anche il fratello Pietro si accasa con Irma Basso: dalla loro unione, nel ‘86 nascerà Sara e, due anni più tardi, Ilaria (oggi in azienda).

L’EVOLUZIONE

Poco per volta la cascina cresce e la tecnologia entra in azienda: nei primi anni Ottanta arriva il trasporto latte (che sostituisce la vecchia mungitura a mano) e con esso la graduale conversione della stalla a vacche frisone, che si concluderà alla fine del decennio. Nel 1991 un altro cambiamento: si costruisce la sala mungitura a spina, che riesce ad ospitare contemporaneamente 12 vacche per volta. Da lì in poi sarà un crescendo. Nella seconda metà degli anni ’90 l’azienda si espande: nel ‘97 si realizza una stalla per le manze e nel ‘99 un’altra ancora, con la ristrutturazione della sala mungitura.

L’INGRESSO DELLE NUOVE LEVE

Nel 1996, quando Mauro entra in azienda da coadiuvante (al termine delle medie) ci sono 140 vacche in mungitura. Ufficialmente subenterà come titolare, in sostituzione del parà Giuseppe, dieci anni dopo, diventando socio con lo zio Pietro. Sei anni dopo, il 1° gennaio 2012 un altro cambio: Pietro lascia il posto alla figlia Ilaria e in azienda entra anche Luciano, fratello di Mauro. Da quel momento in poi la società si chiamerà “Lembo Farm”, in onore del nome della vecchia cascina da cui nacque la storia di questa famiglia. Lo stesso giorno l’azienda inizia a conferire il latte a Biraghi.

LA NUOVA STALLA

Si decide di investire. Il 21 giugno iniziano i lavori per la nuova stalla. Una struttura con tetto in legno lunga 130 metri e larga 36, che può ospitare fino a 360 capi di bestiame suddivisi in quattro file di cuccette e due di alimentazione, oltre alle fonti a cui bere, che consente alle bestie di fare contemporaneamente tutte insieme la stessa cosa. Il 18 dicembre, nemmeno sei mesi dopo l’inizio dei lavori, metà stalla è già costruita e si inizia il trasferimento degli animali, mentre a febbraio, con il completamento della struttura, tutte le vacche trovano un nuovo alloggio. La nuova stalla consente inoltre di passare, gradualmente, da 250 vacche in mungitura a 360/370 in appena cinque anni.

IL BENESSERE ANIMALE

La nuova struttura ha portato ad un maggior benessere animale insieme ad un miglioramento del management aziendale e alla formulazione di razioni sempre più efficienti e mirate ai reali fabbisogni degli animali, fattori determinanti che hanno consentito all’azienda una produzione di latte di circa 40 kg di media al giorno per vacca. Accorgimenti che arrivano anche grazie agli studi di Luciano che, dopo il diploma in Agraria, la laurea triennale in Produzione Animale, la magistrale in Scienza e Tecnologia Zootecnica e il dottorato in Nutrizione Animale (che lo ha portato per un periodo negli Stati Uniti), oggi si divide tra l’azienda, l’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte (Arap) e l’Università di Torino. All’ateneo collabora con il team di Giorgio Borreani ed Ernesto Tabacco, realizzando ricerche sulla produzione, conservazione, qualità dei foraggi e sulla nutrizione. Oltre a questo, Luciano è tecnico nutrizionista dell’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte (Arap).

Luciano dal 2010 ha deciso di introdurre una sostanziale novità nell’alimentazione della mandria, partendo dal principio che sia indispensabile capire i reali fabbisogni degli animali mettendo la terra al servizio della stalla e comportarsi di conseguenza. Questo ha portato ad un cambiamento importante nella conduzione della campagna e nella formulazione delle razioni.In termini più pratici ciò ha significato l’abbandono degli insilati di mais e l’introduzione nelle diete degli animali di foraggi di alta qualità, quali insilato di erba medica, di prato e di loietto, portando ad una diminuzione della superficie coltivata a mais il quale viene raccolto tutto sotto forma di pastone integrale, componenti che rappresentano quasi 80% delle razioni. Questo, secondo l’esperienza dell’azienda, ha portato a un maggior benessere , poiché c’è un maggiore rispetto della fisiologia degli animali, minori problemi alimentari, un abbassamento dei costi di alimentazione, una crescita della quantità di latte prodotto e, parallelamente, maggior ricavi.

Inoltre la “Lembo Farm”, ormai da qualche anno, ha iniziato un percorso preciso di raccolta dati e gestionali, investendo tempo e risorse per registrare tutti gli eventi, le informazioni e i dati (sia di carattere tecnico che economici), nella convinzione che soltanto attraverso il controllo di tutti i fattori di produzione l’azienda può fare marginalità economica anche nei momenti più difficili e garantirsi un futuro. Negli ultimi anni l’azienda è anche entrata a far parte di “Forage 4 Climate”, un progetto dell’Unione Europea che si pone come obiettivo lo studio delle emissioni e della mitigazione dei gas serra da parte dei ruminanti.

1940

Nonno Gerolamo Comino compra una cascina a Sant’Albano: la gestirà insieme ai figli Giuseppe e Pietro

1977

Il trasferimento a Rocca de’ Baldi, dove la famiglia cresce e l’azienda si converte alla produzione di latte

1991

Arriva la sala mungitura; poi altre due stalle in pochi anni

1996

Entra in azienda la terza generazione

2012

Mauro, Luciano e la cugina Ilaria danno vita alla Lembo Farm: si costruisce un’innovativa stalla, pensata per il benessere delle vacche, in grado di ospitarne fino a 360