Il prolungamento della data di scadenza del latte fresco pastorizzato non è più all’ordine del giorno. La richiesta di aumentare i giorni utili prima di buttare via il prodotto (da sei a dieci giorni) è stata definitivamente scartata dal Ministero dell’Agricoltura, in risposta a un’interrogazione parlamentare, sostenendo che, trattandosi di un prodotto facilmente deperibile, la qualità è garantita soltanto da severi disciplinari che ne preservano le qualità organolettiche. «Non è in discussione l’apporto di alcuna modifica di legge», ha sentenziato il ministro. Nel comparto lattiero caseario la questione era stata lungamente dibattuta, tra favorevoli e contrari all’ipotesi, tra chi sosteneva che un allungamento della vita del latte fresco avrebbe evitato numerosi sprechi e chi invece affermava che quest’opzione avrebbe potuto incentivare l’importazione di prodotti freschi dall’estero.