Che sia intero o senza lattosio, il latte resta la bevanda più acquistata dagli italiani. Una degli alimenti più ricchi di calcio, quello con cui la maggior parte delle persone inizia la giornata. Come rileva un’indagine svolta dal gruppo di Psicologia dei consumi della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza, al latte non sappiamo rinunciare.
La ricerca è stata realizzata su un campione di oltre mille persone, con un focus sulle mamme con figli fino a 22 anni. «È fondamentale fare chiarezza sui falsi miti che accompagnano il latte e i suoi derivati, partendo da presupposti scientifici chiari e confermati dalle ricerche – spiega Lorenzo Morelli, direttore del dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari all’Università Cattolica di Piacenza -. Oggi, a fronte di evidenze sull’utilità del consumo di latte, si assiste ad un inspiegabile demonizzazione dell’alimento. Latte e derivati sono una fonte privilegiata di calcio non solo per la notevole quantità che ne forniscono, ma anche per la sua elevata biodisponibilità. Per questo le linee guida e le raccomandazioni ne promuovono il consumo».
