La mozzarella di bufala campana è sempre più green. A testimoniarlo uno studio pubblicato sulla rivista Advances in Environmental and Engineering Research, basato sul calcolo della carbon footprint, ovvero l’impronta ambientale lasciata dalla filiera di produzione.
Secondo gli studiosi, l’intero ciclo “dal campo alla tavola” può essere considerato non solo in equilibrio, e quindi nullo in termini di emissioni, ma anzi favorisce un saldo negativo sottraendone dall’atmosfera più di quanto effettivamente viene emesso. Per ogni chilogrammo prodotto di bufala campana vengono sottratti 52 chili di anidride carbonica dall’atmosfera
Inoltre, secondo i dati rilevati dall’Osservatorio economico sulla filiera, negli ultimi tre anni oltre una su due (53,4%) delle aziende socie del consorzio di tutela ha realizzato investimenti ambientali, a partire dai pannelli fotovoltaici, che costituiscono il 50% di questi progetti.
Ma quasi il 20% ha costruito anche impianti di biogas e oltre il 10% ha adottato un packaging compostabile. Si tratta di numeri green notevoli in una filiera che conta 80 soci (considerando solo i produttori Dop), 1300 allevamenti e un fatturato da 750 milioni di euro.