Per non ammalarsi d’inverno bisogna mangiare i formaggi. Lo afferma uno studio del Ricken Center for Integative Science di Wako, cittadina giapponese, che ha dimostrato che gli “acidi grassi a catena corta” sono un’importante fonte energetica per le cellule intestinali nonché un efficace stimolatore della produzione di linfociti. L’acido butirrico, la fonte di energia preferita dei batteri del colon, è presente soprattutto nei formaggi stagionati: «Con 1-2 cucchiaini di Parmigiano si assumono circa 7 mg di butirrato, la stessa quantità presente in 100 ml di latte materno», affermano.
Inoltre, i formaggi stagionati forniscono anche quantità rilevanti di zinco, metallo essenziale soprattutto per le cellule che devono proliferare rapidamente, come quelle del sistema immunitario. Ai formaggi stagionati spetta un posto di prim’ordine nella dieta per “non ammalarsi” in quanto considerati eccellenti fonti proteiche oltre che un concentrato speciale di vitamine e minerali: in soli 50 grammi si calcolano 17 grammi di proteine e quantità ideali di calcio, ferro, vitamina A e vitamine del gruppo B.
Per quanto riguarda il ruolo dell’alimentazione su microbioma e sulle difese organiche, i cibi più promettenti sembrano essere i latticini probiotici su cui si stanno concentrando molte ricerche a livello mondiale. Oltre a migliorare la microflora intestinale, possono vantare anche un ruolo positivo sulla barriera immunologica dell’intestino. Lo stracchino e la crescenza nella versione probiotica sono un esempio perfetto di come, anche un formaggio, possa assumere le caratteristiche benefiche tipiche di yogurt e latti fermentati. Oltre ai classici fermenti lattici, i latticini freschi contengono anche ceppi probiotici come Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei e il Bifidobacterium che favoriscono un miglior equilibrio della flora intestinale.