Il comparto mangimistico italiano è in salute: lo dicono i numeri diffusi da Assalzoo, l’associazione di produttori di alimenti zootecnici, che raccontano di una crescita della produzione (che supera i quindici milioni di tonnellate) e un aumento degli occupati, nonostante una riduzione del fatturato. Lo scorso anno (2023) la crescita di produzione è stata del 2,6%, ma il fatturato è sceso del 14%: non perché si siano contratte le vendite, ma perché c’è stata una stabilizzazione dei prezzi e una discesa dell’inflazione; minori costi hanno permesso una migliore trasmissione di valore nella filiera.