Meno aziende agricole, ma più grandi

Quelle specializzate in coltivazioni occupano il 52% dei terreni

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Meno aziende agricole, ma più grandi. Era già una sensazione, ma ora l’Eurostat l’ha anche certificata nel suo ultimo rapporto: nel 2020 (ultimo dato a disposizione), le imprese agricole in Europa erano poco più di 9 milioni, in calo rispetto a quindici anni prima (-37%).

I cali più marcati sono stati registrati all’interno di aziende miste (ovvero in aziende con colture e allevanti senza che una singola attività costituisca almeno i due terzi della produzione, -2,6 milioni), poi in quelle specializzate in allevamento (-1,6 milioni) e infine in quelle dedite alle coltivazioni (900 mila realtà in meno). Sono proprio queste ultime a utilizzare la maggior parte della superficie agricola disponibile in tutta Europa (il 52% del totale), seguite dalle aziende che allevano bestiame (33%) e da quelle miste.

In termini generali, sono state osservate percentuali elevate di aziende specializzate in colture in molti Paesi dell’Europa orientale, come Bulgaria (73%), Ungheria (72%) e Romania (67%), nonché in Paesi mediterranei come Grecia (74%), Malta (63%) e Croazia (61%). Ciò riflette spesso condizioni favorevoli per la coltivazione di particolari tipi di cereali, frutta e/o olive.

Gli allevamenti specializzati sono invece più diffusi in diversi Paesi dell’Europa nord-occidentale, come Lussemburgo (82% di tutte le aziende), Irlanda (79%) e Paesi Bassi (58%).