Sono stati stanziati 50 mila euro dalla Regione Piemonte per l’avviamento dei “distretti del cibo”, riconosciuto secondo il nuovo testo unico sull’agricoltura approvato nel 2020.
L’intervento prevede un contributo fino a un massimale di 15.000 euro, per la copertura fino al 70% delle spese dei costi per i servizi di consulenza tecnica e amministrativa, per la redazione dei documenti tecnici di accompagnamento alla domanda e per le spese notarili di costituzione della società di distretto. I distretti del cibo nascono per valorizzare nell’insieme la filiera produttiva, l’offerta turistica, culturale e paesaggistica di un determinato territorio rurale. Attualmente il “Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese”, di cui avevamo parlato su Agricoltura e Cibo, è il primo ad essere riconosciuto ai sensi della legge regionale.