Pechino affamata di latte e formaggi

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Le nuove abitudini di consumo e la particolare enfasi posta sui benefici legati all’assunzione di latte, i generosi sussidi pubblici al settore, nonché i prezzi al consumo che si aggirano intorno ai due dollari al litro, hanno dato origine, in Cina, ad una corsa alla produzione di latte.

Ma ci sono delle difficoltà che si stanno mettendo di fronte ai produttori tra cui l’aumento dei prezzi delle granaglie oltre alla scarsità di terre e risorse idriche per la costruzione di nuove stalle.

Secondo alcuni studi occorrerebbero 1,35 milioni di vacche per soddisfare questa frenesia produttiva che potrebbero essere importate da Australia e Nuova Zelanda, dove – causa Covid – ci sono difficoltà legate al trasporto.

Se resta più complicato l’acquisto di bovini da Cile e Uruguay per le distanze da percorrere, Brasile, Stati Uniti e Unione europea potrebbero diventare dei mercati di approvvigionamento per fornire animali alla Cina.