In Italia, quattro bambini su dieci tra cinque e nove anni sono obesi o in sovrappeso, con un risultato che è il peggiore dell’Unione Europea, dove la media è del 29,5%, e un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni.
Lo dice l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che evidenzia come anche crescendo (fascia 10-19 anni) la percentuale rimanga del 34,2% rispetto al 24,9% degli adolescenti europei.
A pesare sono soprattutto modelli sbagliati di consumo all’interno dei nuclei familiari con il preoccupante abbandono dei principi della Dieta mediterranea.
«Per assicurare una migliore alimentazione – spiegano da Coldiretti -, ma anche per educare le nuove generazioni è importante privilegiare nelle mense scolastiche i cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e garantiscono genuinità e freschezza.
Bisogna formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura».