A 33 anni dall’introduzione, la Commissione Europea ha rivisto la direttiva d’inquinamento da nitrati. Dopo l’impennata di molti prodotti, generata dal conflitto in Ucraina, anche i fertilizzanti hanno subito notevoli rincari e molti Stati hanno chiesto all’Europa un intervento mirato su quelli di origine biologica e di azoto ottenuto attraverso il trattamento del letame. Prodotti che potrebbero rappresentare un sostituto dei fertilizzanti chimici. Oggi il loro utilizzo è circoscritto; nelle “zone vulnerabili” non se ne possono utilizzare più di 170 kg per ettaro. La revisione dovrebbe rivedere i parametri e la quantità massima.