Sono i numeri del comparto ovicaprino sardo della stagione 2016-2017, disponibili per la prima volta dopo l’intervento regionale a sostegno dei pastori messo in campo lo scorso autunno: per ogni capo sono stati stanziati 13 euro di contributo (45 milioni di euro in totale) per aiutare la aziende colpite dal calo del prezzo del latte e dalla siccità.
Nel presentare la domanda, i pastori hanno dovuto allegare le fatture sulle produzioni di materia prima rilasciate dai trasformatori, così da monitorare e conoscere con esattezza le produzioni reali. Un dato concreto per aiutare l’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos) a governare il mercato, ragionando anche sul processo di trasformazione.
Complessivamente, all’agenzia incaricata di raccogliere i dati, sono arrivare quasi 11 mila domande: 8.743 da aziende ovine e 1.865 da caprine.
Facendo una stima della produzione di latte di chi non ha presentato la domanda, e unificando i dati, si è risaliti alla consistenza totale dei capi: 3.073.486 animali, tra pecore e capre. Circa il 13% del totale delle aziende alleva sia pecore e sia capre.
«Ora che abbiamo i numeri si può finalmente ragionare su una programmazione seria e puntuale – ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria –. Dobbiamo fare in modo che i dati siano aggiornati anno dopo anno. Con i numeri in mano possiamo finalmente costruire le migliori condizioni che diano stabilità a un comparto così importante per le economie e la storia della nostra terra».