
L’Unione Europea dipende ancora troppo dall’estero per l’approvvigionamento di proteine necessarie all’alimentazione animale. Secondo gli ultimi dati diffusi da Bruxelles, l’autosufficienza del Vecchio Continente dalle fonti proteiche è solo del 75%, soprattutto a causa di ragioni climatiche e strutturali, quali la dimensione media delle aziende, la disponibilità di terreni e la competitività di diverse colture.
Soltanto come foraggi (che rappresentano il 41% dell’intera alimentazione animale), l’Unione Europea è totalmente sufficiente, mentre soltanto il 27% delle farine a base di semi oleosi è prodotto in Europa.
La Commissione europea, attraverso i piani Pac, sta promuovendo misure di sostegno concrete per aumentare la produzione di queste colture, incentivando sistemi più sostenibili, resilienti e circolari. Tuttavia, sostituire il 50% delle importazioni di soia con colture analoghe in Europa, significherebbe riconvertire oltre 6,6 milioni di ettari di terreno: per tanto, gli studiosi suggeriscono di percorrere anche altre strade, come aumentare la quota di proteine derivate dall’erba nella dieta dei ruminanti.