Un compromesso: etichette a semaforo per i prodotti alimentari, ad eccezione delle Dop che devono già sottostare a protocolli rigidissimi.
Una proposta che parte dall’amministratore delegato di Nestlé Europa, Marco Settembri, che al Sole 24 Ore ha rilasciato un’interessante intervista in cui spiega perché l’Italia dovrebbe aderire al sistema di etichettatura a semaforo, allineandosi a quanto già accade in una decina di paesi europei.
Secondo il ceo Nestlé per lavorare in un mercato comune servono regole comuni e il cosiddetto “nutriscore” è un elemento facilmente replicabile, apprezzato dai consumatori e che induce le industrie dell’alimentazione a fare sempre meglio e cercare la qualità. Il concetto di “porzione”, che per i detrattori dell’etichetta a semaforo è quello cui bisogna riferirsi per fare dei ragionamenti sulla salubrità degli alimenti, per Settembri è altamente travisabile perché alcuni prodotti potrebbero avere un bollino verde inducendo i clienti a consumarli tutti.